VROOOM
Era febbraio, il mondo celebrava l'atterraggio del rover Perseverance su Marte, ovunque risuonava la voce di David Bowie perché (con grande fantasia) ogni volta che si parla di spazio tutti pensano a Major Tom. Forse immaginare (e vedere!) mondi così distanti, a una distanza che è difficile anche da concepire, era un modo per dimenticare per un po' le traversie di questo mondo nostro, in un periodo storico che sarebbe un eufemismo definire travagliato.
Per le strane coincidenze che a volte attraversano la nostra vita, proprio in quei giorni ero rimasto affascinato dal modellino di Boeing, di metallo, visto su Instagram; e per un'altra concomitanza fortuita, avevo già da tempo ricavato da uno dei miei amati estintori una forma che poteva trasformarsi in qualcosa di simile.
E così mescolando tutto, insieme alla mia fascinazione per una certa estetica fantascientifica vintage, al me bambino che leggeva i fumetti e al me adulto che non ha dimenticato quel bambino, è nato un razzo spaziale retrò che è una lampada, e che con un VROOOM è pronto a portarci lontano, su Marte o dovunque la fantasia ci voglia guidare.